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Visualizzazione dei post da giugno, 2010

Cos'è IO?

Cos'è IO? Cosa si nasconde dietro la natura delle cose? Per capire cos'è IO bisogna cominciare a vedere cosa non è IO. Leggiamo prima questa famosa citazione di Alan Wilson Watts (1915-1973): Non cercate di liberarvi dalla sensazione dell'io: consideratela, finché dura, un aspetto o un gioco dell'intero processo, come una nuvola o un'onda, il sentir caldo o [...] freddo e come qualsiasi cosa che accade da sola. Il cercare di liberarvene finirebbe col [...] rafforzare la realtà di quella sensazione. Liberarsi dal proprio io è l'ultima possibilità che rimane all'invincibile egoismo. Quando la sensazione di essere separati è vissuta come tutte le altre, svanisce dimostrandosi il miraggio che è in realtà. Quando gli "esercizi spirituali" sono praticati con lo scopo di raggiungere [...] il risveglio spirituale, rafforzano l'illusione che l'io possa essere strappato e gettato da qualche parte. Ora voglio spiegare meglio questa cosa e comincio col...

Ildegarda di Bingen : un caso di pienezza e realizzazione di se'

Ildegarda di Bingen (Bermersheim vor der Höhe, 1098 – Bingen, 17 settembre 1179) è stata una religiosa benedettina e mistica tedesca. È venerata come Santa dalla Chiesa cattolica. Nacque, ultima di dieci fratelli, a Bermersheim vor der Höhe, vicino ad Alzey, nell'Assia-Renana, nell'estate del 1098, un anno prima che i crociati conquistassero Gerusalemme. Nella sua vita fu, inoltre, scrittrice, musicista, cosmologa, artista, drammaturga, guaritrice, linguista, naturalista, filosofa, poetessa, consigliera politica, profetessa e compositrice. Le visioni di Ildegarda sarebbero iniziate in tenera età e avrebbero contrassegnato un po' tutta la sua esistenza. All'età di otto anni, a causa della sua cagionevole salute, era stata messa nel convento di Disibodenberg dai nobili genitori, Ildeberto e Matilda di Vendersheim, dove fu educata da Jutta di Sponheim, giovane aristocratica ritiratasi in monastero. Prese i voti tra il 1112 e il 1115 dalle mani del vescovo Ottone di Bamberg...

Nascere?Si nasce quando si vede la differenza

La differenza tra il bene e il male,tra il "paradiso" e "l'inferno" la si percepisce come un bambino percepisce il primo momento di umanita': allora se si riesce in qualche modo a sapere che questo e' tutto,non c'e' piu' reazione ma Essere. Questa storiella raccontata da uno dei tarocchi di Osho illustra molto bene il momento della Comprensione che non e' altro che la porta verso la realizzazione personale della propria unicita'. 37. Le Porte del Paradiso Transformation Tarot Card Le Porte del Paradiso L’Orgoglio del Samurai Paradiso e inferno non sono luoghi geografici, sono dimensioni psicologiche, corrispondono alla tua realtà psicologica. Paradiso e inferno non si trovano alla fine della tua vita, sono qui e ora. A ogni istante le porte si aprono; in ogni istante tu continui a oscillare tra il paradiso e l’inferno. Si tratta di una realtà con cui ti devi confrontare in ogni momento della tua vita. Ed è qualcosa che bussa con urge...

Guarire se' stessi (di Sauro Tronconi)

da "Amore e bramosia" di Sauro Tronconi Guarire se' stessi. Nel primo discorso pubblico del Buddha, tenuto al parco dei cervi nei pressi di Sarnath vicino Varanasi nel 528 a.C. Egli indica chiaramente sia la causa che come, secondo la sua visione, porre rimedio alla sofferenza inutile e provocata per azioni inconsapevoli e ripetitive. La sofferenza è reale ed esistenziale per lo stato umano, il cominciare a vederne le cause genera già una condizione di avanzamento spirituale, il mettere in pratica delle azioni per non riprodurla è conseguente.Una delle vie indicate per non riprodurre sofferenza è il comprendere la brama generata dal desiderare, una delle vie per agire su questa brama è iniziare a staccarsi dal processo del desiderare. Esistono molte vie per fare questo, alcune sono adatte a certuni, altre ad altri, per molti individui in epoche passate, la disciplina e la rinuncia cosciente sono state strategie importanti, ma per altri le stesse strategie si sono dimostra...

Uno scritto molto bello che puo' farci star meglio (di Pasquale Foglia)

Dire pensieri negativi e dire emozioni negative è praticamente la stessa cosa perché sono proprio i pensieri che causano le emozioni. E’ importante imparare a controllare i pensieri negativi poiché essi sono la principale causa della sofferenza. Tutto dipende dalla qualità dei tuoi pensieri! Se per esempio penso a un brutto momento della mia vita si produce un’emozione negativa che mi causa sofferenza; se invece penso a una esperienza piacevole della mia vita provo un’emozione positiva che mi produce gioia. I pensieri negativi sono tutti quelli che ci separano dagli altri: l’antipatia, la diffidenza, il sospetto, il rancore, l’odio, la gelosia, l’invidia, la crudeltà, la rabbia, l’ansia, l’agitazione, l’avidità, l’insofferenza, l’intolleranza, ecc. Invece i pensieri positivi creano unione con gli altri e sono: la simpatia, la fiducia, la gentilezza, il perdono, l’amore, la comprensione, la compassione, la generosità, la solidarietà, la calma, la pazienza, la flessibilità, la gratitudin...