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Visualizzazione dei post da 2012

"Il coinvolgimento che spezza il processo" (Ramesh Balsekar)

"Il coinvolgimento che spezza il processo" (Ramesh Balsekar) Continuiamo a leggere alcuni brani tratti da La coscienza parla di Ramesh Balsekar: "Ciò che cerca di mantenere la 'tranquillità' è ancora la mente. In realtà è il contrario: la pace, la tranquillità è sempre presente, finché la mente non si intromette. La comprensione riduce gradatamente le intrusioni della mente, e ci sembra che la tranquillità vada e venga. Ma non è così, perché la pace è la nostra vera natura. [...] L'intelletto crede che il coinvolgimento sia lo stato normale, mentre non lo è. [...] Lottare contro l''io', è appunto ciò che l''io', la mente, vuole. Non si può lottare contro la mente. Non si può sopprimere l'io. Lottare, opporsi, controllare... sono azioni impossibili. Si deve applicare un'azione passiva, femminile: cedere alle cose, vederle così come sono. Laddove la natura della mente è di gettarsi su una cosa e poi subito su un'altra....
COSA FA L'ANGELO NEL NOSTRO CORPO ASTRALE? - Steiner Che cosa fanno gli Angeli nel nostro corpo astrale... in questa era dell'umanità che è cominciata nel secolo XV e che durerà fino all'inizio dl quarto millennio? ...le entità della gerarchia degli Angeli... formano nel corpo astrale dell'uomo delle immagini. Sotto la direzione degli Spiriti della Forma essi formano immagini... dalle immagini si svilupperà più tardi l'umanità trsformata, la realtà. In questa formazione di immagini da parte degli Angeli, opera un principio fondamentale ben preciso: il principio per cui in futuro nessun uomo potrà godere in pace la felicità, se altri uomini saranno infelici accanto a lui... sarà dominante un certo impulso alla più assoluta fratellanza, alla più assoluta unificazione del genere umano, ad una fraternità rettamente intesa. Ma c'è anche un secondo impulso. ... con le immagini che essi imprimono nel corpo astrale umano, tendono ad una meta per ...

"Questo atto di ascolto, di essere presente, è una vera liberazione" (Jeanne de Salzmann)

"Questo atto di ascolto, di essere presente, è una vera liberazione" (Jeanne de Salzmann) "Sono separato dalla realtà [.]. Questo mi impedisce di rimanere aperto alla totalità di quanto percepisco. [.] Quando mi dico 'io' mi sento il centro di tutto. Affermo me stesso. Le cose esistono solo in relazione a me: mi piacciono, non mi piacciono; questo è bene per me, questo è male per me. Sono separato, diviso dal tutto. [.] Sono sempre pronto a difendere e sostenere questo io, questo centro di gravità che, in profondità, non è quello che sono davvero. Insieme all'affermazione di questo io c'è qualcosa che non si afferma, che non pretende nulla: qualcosa che è. [.] Per sentire l'autorità di una Presenza sottile, dobbiamo oltrepassare il muro dell'ego, delle reazioni mentali da cui sorge la nozione di 'io'. [.] Questo io, attorno a cui ruotano pensieri ed emozioni, non può rilassarsi. Vive nella tensione, è nutrito da...