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"Il coinvolgimento che spezza il processo" (Ramesh Balsekar)

"Il coinvolgimento che spezza il processo" (Ramesh Balsekar) Continuiamo a leggere alcuni brani tratti da La coscienza parla di Ramesh Balsekar: "Ciò che cerca di mantenere la 'tranquillità' è ancora la mente. In realtà è il contrario: la pace, la tranquillità è sempre presente, finché la mente non si intromette. La comprensione riduce gradatamente le intrusioni della mente, e ci sembra che la tranquillità vada e venga. Ma non è così, perché la pace è la nostra vera natura. [...] L'intelletto crede che il coinvolgimento sia lo stato normale, mentre non lo è. [...] Lottare contro l''io', è appunto ciò che l''io', la mente, vuole. Non si può lottare contro la mente. Non si può sopprimere l'io. Lottare, opporsi, controllare... sono azioni impossibili. Si deve applicare un'azione passiva, femminile: cedere alle cose, vederle così come sono. Laddove la natura della mente è di gettarsi su una cosa e poi subito su un'altra....
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COSA FA L'ANGELO NEL NOSTRO CORPO ASTRALE? - Steiner Che cosa fanno gli Angeli nel nostro corpo astrale... in questa era dell'umanità che è cominciata nel secolo XV e che durerà fino all'inizio dl quarto millennio? ...le entità della gerarchia degli Angeli... formano nel corpo astrale dell'uomo delle immagini. Sotto la direzione degli Spiriti della Forma essi formano immagini... dalle immagini si svilupperà più tardi l'umanità trsformata, la realtà. In questa formazione di immagini da parte degli Angeli, opera un principio fondamentale ben preciso: il principio per cui in futuro nessun uomo potrà godere in pace la felicità, se altri uomini saranno infelici accanto a lui... sarà dominante un certo impulso alla più assoluta fratellanza, alla più assoluta unificazione del genere umano, ad una fraternità rettamente intesa. Ma c'è anche un secondo impulso. ... con le immagini che essi imprimono nel corpo astrale umano, tendono ad una meta per ...

"Questo atto di ascolto, di essere presente, è una vera liberazione" (Jeanne de Salzmann)

"Questo atto di ascolto, di essere presente, è una vera liberazione" (Jeanne de Salzmann) "Sono separato dalla realtà [.]. Questo mi impedisce di rimanere aperto alla totalità di quanto percepisco. [.] Quando mi dico 'io' mi sento il centro di tutto. Affermo me stesso. Le cose esistono solo in relazione a me: mi piacciono, non mi piacciono; questo è bene per me, questo è male per me. Sono separato, diviso dal tutto. [.] Sono sempre pronto a difendere e sostenere questo io, questo centro di gravità che, in profondità, non è quello che sono davvero. Insieme all'affermazione di questo io c'è qualcosa che non si afferma, che non pretende nulla: qualcosa che è. [.] Per sentire l'autorità di una Presenza sottile, dobbiamo oltrepassare il muro dell'ego, delle reazioni mentali da cui sorge la nozione di 'io'. [.] Questo io, attorno a cui ruotano pensieri ed emozioni, non può rilassarsi. Vive nella tensione, è nutrito da...

La Brama: il desiderio sensuale

La Brama: il desiderio sensuale L’uomo non è la brama sensuale: ne è solo il veicolo inconsapevole. La brama nasce, cresce, si altera e appare come tale perché trova nell’uomo un terreno adatto in cui spuntare. In realtà essa non vorrebbe apparire come solitamente la si conosce, ossia come frenesia di godimento, ma chiede soltanto di ma nifestarsi, di affacciarsi alla vita cosciente onde fiorire e mostrarsi come altissimo essere spirituale. La brama del sesso non esige di essere goduta, ma di essere solo manifesta al mondo, come potenza di vita. Essa è purissima Vita. Prorompente vitalità, che sgorga e vuole eruttarsi nel mondo continuamente, per generare vita. L’uomo può realmente, riuscire ad arrivare ad osservare l’essenza della brama quale primordiale e primaria forza dello spirito; forza o essere che in lui continuamente si degrada, si altera a causa dell’incapacità umana di poterla vivere consapevolmente, apparendo e scadendo come bisogno di godere. Ciò che si cre...

L'Amore e il suo significato nel mondo secondo Rudolf Steiner

L'Amore e il suo significato nel mondo Rudolf Steiner Quando nel tempo presente dell'evoluzione diciamo che l'uomo deve avvicinarsi a quella che si può chiamare la comprensione dell'impulso del Cristo, può sorgere in noi il pensiero: che cosa ne è di qualcuno che non abbia sentito nulla dell'impulso del Cristo, che non abbia neppure una ... volta udito il nome del Cristo? dovrà per questo andar perso per lui l'impulso del Cristo, perché non ne ha udito il nome? occorre conoscere in teoria quello che vien chiamato l'impulso del Cristo per far penetrare nell'anima la forza del Cristo? Vogliamo chiarire il problema considerando la vita umana tra nascita e morte. L'essere umano entra nel mondo e nella prima infanzia è mezzo addormentato. Dobbiamo in primo luogo imparare a sentirci quale io, trovarci quale io, e la nostra vita animica diverrà sempre più ricca nell'accogliere tutto ciò che attraverso l'io ci verrà dato. Avvicinandoci alla mor...

Spiegazione dell’Ideogramma ReiKi

Spiegazione dell’Ideogramma ReiKi Qu i a lato potete notare due rappresentazioni dell’ideogramma ReiKi, una più antica risalente al periodo storico di Mikao Usui, l’altra più recente. In ognuno dei due casi non cambia il significato. Nella grafica Giapponese l’ideogramma è la rappresentazione di un’idea e narra una storia. Leggendo l’ideogramma si avrà la spiegazione chiara del significato ReiKi. Passiamo ora all’analisi dettagliata dell’ideogramma Antico, nel suo complesso e in ogni sua singola linea. In questa prima parte dell’ideogramma viene rappresentata l’energia universale REI: il suo significato simboleggia tutta la creazione e ciò che ci circonda e vive dai piani più materiali e visibili a quelli Energetici, Spirituali e Divini. È la rappresentazione manifesta dell’Energia. In questa seconda parte dell’ideogramma viene rappresentato il KI: il suo significato è energia personale, l’io interore, il sè individuale, quella parte di noi che ci fa essere unici n...

Solo il suo modo di camminare è una sfida a ogni scuola di pensiero

dall'opera di Wilhelm Reich, L'assassinio di Cristo : "[Cristo] quando cammina i suoi piedi posano completamente sul terreno come se mettessero radice ad ogni passo, staccandosi, per poi di nuovo prendere radice. Non cammina come un profeta, come un saggio o come un professore di matematica superiore. Cammina semplicemente. Quando lo si vede ci si domanda: Che cos'è? Chi è? È talmente diverso dal resto degli uomini. Ognuno dei suoi seguaci esprime qualcosa camminando, qualcosa che in realtà non ha nulla a che fare con l'atto di camminare. Uno cammina con modestia. L'altro cammina immerso in profondi pensieri. Il terzo cammina come se si stesse allontanando di corsa da una scena orrenda. Il quarto cammina come un re. Il quinto come un seguace obbediente del Maestro. Il sesto come un cervo. Il settimo cammina come una volpe. Il Maestro cammina semplicemente, e nemmeno come un cervo. Semplicemente, cammina. Solo il suo modo di camminare è una sfid...