Passa ai contenuti principali

Un'intensa poesia di Arsenij Tarkovskij

“Ogni istante dei nostri incontri
lo festeggiavamo come un’epifania,
soli a questo mondo. Tu eri
più ardita e lieve di un’ala di uccello,
scendevi come una vertigine
saltando gli scalini, e mi conducevi
oltre l’umido lillà nei tuoi possedimenti
al di là dello specchio.
Quando giunse la notte mi fu fatta
la grazia, le porte dell’iconostasi
furono aperte, e nell’oscurità in cui luceva
e lenta si chinava la nudità
nel destarmi: “Tu sia benedetta”,
dissi, conscio di quanto irriverente fosse
la mia benedizione: tu dormivi,
e il lillà si tendeva dal tavolo
a sfiorarti con l’azzurro della galassia le palpebre,
e sfiorate dall’azzurro le palpebre
stavano quiete, e la mano era calda.

Nel cristallo pulsavano i fiumi,
fumigavano i monti, rilucevano i mari,
mentre assopita sul trono
tenevi in mano la sfera di cristallo,
e – Dio mio! – tu eri mia.

Ti destasti e cangiasti
il vocabolario quotidiano degli umani,
e i discorsi s’empirono veramente
di senso, e la parola tu svelò
il proprio nuovo significato: zar.

Alla luce tutto si trasfigurò, perfino
gli oggetti più semplici – il catino, la brocca – quando,
come a guardia, stava tra noi
l’acqua ghiacciata, a strati.

Fummo condotti chissà dove.
Si aprivano al nostro sguardo, come miraggi,
città sorte per incantesimo,
la menta si stendeva da sé sotto i piedi,
e gli uccelli c’erano compagni di strada,
e i pesci risalivano il fiume,
e il cielo si schiudeva al nostro sguardo…

Quando il destino ci seguiva passo a passo,
come un pazzo con il rasoio in mano.”


Arsenij Tarkovskij

Commenti

Post popolari in questo blog

Il numero di Deborah

Numero di Deborah Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Il numero di Deborah è un gruppo adimensionale utilizzato in reologia per misurare quanto è "fluido" un materiale. Anche alcuni materiali apparentemente solidi si comportano come fluidi se osservati sufficientemente a lungo; il nome deriva dal versetto "Le montagne si scioglieranno davanti al Signore" da un salmo della profetessa Debora riportata nella Bibbia ( Giudici 5,5 ). Formalmente il numero di Deborah è definito come il rapporto fra il tempo di deformazione che caratterizza la fluidità intrinseca del materiale (Λ) e la scala temporale caratteristica dell'esperimento (o della simulazione al computer) che misura la risposta del materiale. Più piccolo è il numero, maggiore è la fluidità del materiale. De=Λ/t Nei modelli per lo studio della viscoelasticità dei polimeri, quali il modello di Maxwell e il modello di Kelvin-Voight , si definisce &Lambda il rapporto tra la compon...

I miei poveri versi (di Monica Cardarelli)

I miei poveri versi di Monica Cardarelli La morte di Alda Merini ci porta a riflettere su alcuni temi quali il rapporto tra poesia e sofferenza o il ruolo della poesia o della narrativa nella società. “I miei poveri versi non sono belle, millantate parole, non sono afrodisiaci folli da ammannire ai potenti e a chi voglia blandire la sua sete. I miei poveri versi sono brandelli di carne nera disfatta chiusa, e saltano agli occhi impetuosi; sono orgogliosa della mia bellezza; quando l’anima è satura dentro di amarezza e dolore diventa incredibilmente bella e potente soprattutto. Di questa potenza io sono orgogliosa ma non d’altre disfatte; perciò tu che mi leggi fermo a un tavolino di caffé, tu che passi le giornate sui libri a cincischiare la noia e ti senti maestro di critica, tendi il tuo arco al cuore di una donna perduta. Lì mi raggiungerai in pieno.” Sono le parole de “I miei poveri versi”, una bellissima poesia della raccolta “Vuoto d’amore”. Una delle tante poesie con cui la ...

Mantra

La parola mantra deriva dalla combinazione delle due parole sanscrite manas (mente) e trayati (liberare). Il mantra si può quindi considerare come un suono in grado di liberare la mente dai pensieri. Sostanzialmente consiste in una formula (una o più sillabe, o lettere o frasi), generalmente in Sanscrito, che vengono ripetute per un certo numero di volte (Namasmarana) al fine di ottenere un determinato effetto, principalmente a livello mentale, ma anche, seppur in maniera ridotta, a livello fisico ed energetico. Esistono moltissimi mantra per gli scopi più diversi; la maggior parte sono in sanscrito, ma ne esistono anche in altre lingue. Il mantra più conosciuto è il mantra Om (AUM). l loro uso varia a seconda delle scuole spirituali o delle filosofie. Vengono principalmente utilizzati come amplificatori spirituali, parole e vibrazioni che inducono nei devoti una graduale concentrazione. I mantra vengono utilizzati anche per accumulare ricchezza, evitare pericoli, o eliminar...