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Visualizzazione dei post da 2010

Solo il suo modo di camminare è una sfida a ogni scuola di pensiero

dall'opera di Wilhelm Reich, L'assassinio di Cristo : "[Cristo] quando cammina i suoi piedi posano completamente sul terreno come se mettessero radice ad ogni passo, staccandosi, per poi di nuovo prendere radice. Non cammina come un profeta, come un saggio o come un professore di matematica superiore. Cammina semplicemente. Quando lo si vede ci si domanda: Che cos'è? Chi è? È talmente diverso dal resto degli uomini. Ognuno dei suoi seguaci esprime qualcosa camminando, qualcosa che in realtà non ha nulla a che fare con l'atto di camminare. Uno cammina con modestia. L'altro cammina immerso in profondi pensieri. Il terzo cammina come se si stesse allontanando di corsa da una scena orrenda. Il quarto cammina come un re. Il quinto come un seguace obbediente del Maestro. Il sesto come un cervo. Il settimo cammina come una volpe. Il Maestro cammina semplicemente, e nemmeno come un cervo. Semplicemente, cammina. Solo il suo modo di camminare è una sfid...

La scelta del pensiero positivo

da 'Pensiero Azione Destino' di Marco Ferrini pubblicata da Centro Studi Bhaktivedanta il 18 novembre 2010   La nostra mente può mantenere soltanto una posizione per volta e, visto che non c'è niente da guadagnare dall'essere negativi e piagnucolosi, tanto vale scegliere di essere positivi. Il lamento risucchia le energie  e ci allontana dalla soluzione del problema, contribuendo di contro a rafforzare una visione negativa di noi stessi e del mondo, il che non ci è di aiuto alcuno. La mente è come una clessidra: non fa passare più di un pensiero o di un'emozione per volta. Proprio perché non è possibile pensare a più di una cosa contemporaneamente , possiamo facilmente evitare di farci travolgere da emozioni o pensieri negativi. Si può, infatti, attraverso una volontà ben orientata, porre sullo schermo mentale solo quel pensiero positivo che avremo selezionato, quello che ci ricorda il successo e ci rende felici. Attraverso tale scelta cosciente, ...

Karl Renz e l'assoluta quiete

Karl Renz ( 12 dicembre 1953 ) è un originale divulgatore occidentale dell' Advaita Vedānta , nato da una famiglia contadina della Bassa Sassonia . Dapprima agricoltore nell'azienda di famiglia, ebbe poi una formazione artistica. Dal 1980 svolge l'attività di musicista e artista visivo, e divide la sua esistenza tra Berlino e le Isole Canarie , quando non è in giro per il mondo per conferenze, che lui chiama talks . Il suo credo, maturato in seguito a un'esperienza di pre-morte simile a quella accaduta a Ramana Maharshi è che nessuno può mai raggiungere l'illuminazione, dal momento che quando questa avviene dissolve la falsa idea di essere un "io" separato da tutto il resto del creato, ovvero il sé . E nei suoi talks Renz, appunto, afferma di non essere lui a parlare ma il sé che parla a se stesso. Durante un satsang in cui era presente la ricercatrice spirituale Isabella Di Soragna , Renz spiegò al suo pubblico come l'evento che l'a...

Il Mandala

I Mandala hanno una tradizione antichissima e, nello scorso secolo, anche un grande studioso della psicologia occidentale ne ha fatto uno strumento di studio delle personalità dell'uomo. Si parla dello psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung ( 26 luglio 1875 Kesswil - 6 giugno 1961 Küsnacht), che sull'argomento ha scritto quattro saggi dopo averli studiati per oltre venti anni. Secondo Jung, durante i periodi di tensione psichica, figure mandaliche possono apparire spontaneamente nei sogni per portare o indicare la possibilità di un ordine interiore. Il simbolo del mandala, quindi, non è solo un’affascinante forma espressiva ma, agendo a ritroso, esercita anche un’azione sull’autore del disegno perché in questo simbolo si nasconde un effetto magico molto antico: l’immagine ha lo scopo di tracciare un magico solco intorno al centro, un recinto sacro della personalità più intima, un cerchio protettivo che evita la "dispersione" e tiene lontane le preoc...

Una poesia

L'Esperienza è la Strada Angolata Preferita alla Mente Da - Paradosso - la Mente stessa - Che presume di essere alla guida. ... Tutto il Contrario - Com'è complicata La Disciplina dell'Uomo - Che Lo costringe a scegliere da Sé La Sua Pena Prefissata - (E. Dickinson )

I Quattro Gradini verso l'Amore - Quarta parte

Amare Questa pagina cambia ogni venerdì         di Osho I Quattro Gradini verso l'Amore Quarta parte Il quarto passo verso l'amore: essere un nulla. E il quarto passo: sii un nulla. Quando inizi a pensare di essere qualcuno, ti blocchi; così, l'amore non può fluire. L'amore fluisce solo da colui che non è nessuno. L'amore dimora solo nel nulla. Quando sei vuoto, è presente l'amore. Quando sei colmo di ego, l'amore scompare. L'amore e l'ego non possono convivere. L'amore può esistere con Dio, ma non può esistere con l'ego, perché amore e Dio sono sinonimi. Amore ed ego non possono camminare mano nella mano. Dunque, sii un nulla. Il nulla è la sorgente di ogni cosa; dal nulla nasce l'infinito... il nulla è Dio. Il nulla significa "nirvana". Sii nulla... e nell'essere nulla, conseguirai il Tutto. Nell'essere qualcuno, mancherai il punto...

La gentilezza (non solo tra medico e paziente)

Nel rapporto tra medico e paziente, la gentilezza sembra una piccola cosa. Piccola e fugace, come un fiore che appassisce presto, una farfalla che vive un solo giorno, ma non per questo insignificante: anzi, dalla gentilezza si genera una sequenza nella relazione interpersonale – e non solo quella dell’Ospedale – che, attraverso meccanismi di reciprocità, si sviluppa ben presto in competenza, fiducia, alleanza terapeutica, soddisfazione.Ma il medico è gentile? Deve esserlo? Come sviluppare ed esprimere questa capacità? Può la gentilezza, nella sua apparente modestia, nascondere valori etici e autentici che arricchiscono la relazione, qualunque relazione interpersonale?Fra i pionieri della gentilezza uno spazio speciale verrà dedicato al dottor Albert Schweitzer, Premio Nobel per la Pace 1953, che ha donato la sua vita di medico e missionario alle popolazioni del Gabon per restituire al prossimo ciò che aveva ricevuto di buono nella sua vita di musicista, studioso di J.S.Bach, teologo e...

L'orientamento del cuore - Uno scritto di Massimo Scaligero

Fonte della tenerezza, gioia del pensiero, quando l’anima si solleva alla sua simultanea musica trova l’essere che essa manifesta come vita, attorno a un principio che è il suo primo essere e il simultaneo negarsi, ed il suo anelito è congiungersi con se medesima, non per sparire in sé, ma per rivivere nel tutto. Ma se scopre che v’è un solo movimento che risponde a questa originaria istanza, allora può volgere a realizzare se stessa in tale movimento: attua il suo essere come Amore, ritrova la sorgente del suo evocare e del suo anelare: cessa di volgere ad altro, perché trova tutto ciò che è altro nell’èmpito del Sacro Amore. Deve anche conoscere come morire allo smarrimento di sé nella vana ricerca dell’altro, perché infine sa essere una con l’altro. Orientamento del cuore: è trovare l’identità del cuore, astraendo dalle figurazioni del movimento onde il cuore dell’uno è identico a quello dell’altro. Questa identità è un risonare oltre la forma simbolica e spaziale del cuore, un...

L'ottimismo ovvero lo straordinario potenziale del pensiero positivo

L’ottimismo è un modo di vivere basato sulla positiva e possibilista visione della vita e delle situazioni. Questo modo di guardare le cose e di vedere il famoso bicchiere mezzo pieno, fa sì che l’ottimista reagisca sempre alle contingenze in maniera attiva e propositiva, non lasciandosi sopraffare da alcuna difficoltà o ostacolo che si frapponga tra lui e il suo obiettivo. L’ottimista sa che ogni difficoltà, ogni problema porta con sé la sua soluzione. Tutto sta a mettersi d’impegno e a trovarla. L’ottimista ha una propensione interiore nel valutare le situazioni in maniera costruttiva e possibilista: egli sa che una soluzione c’è. E se non c’è significa che va bene così. E il bello è che è proprio così che funzionerebbero le cose se non ci mettessimo in mezzo le nostre pretese ed aspettative. L’ottimismo è l’atteggiamento mentale che consente di trasformare il soggiorno di chiunque, sull’astronave terra, in un’avventura entusiasmante e di raggiungere i propri obiettivi, aiutand...

Un'intensa poesia di Arsenij Tarkovskij

“Ogni istante dei nostri incontri lo festeggiavamo come un’epifania, soli a questo mondo. Tu eri più ardita e lieve di un’ala di uccello, scendevi come una vertigine saltando gli scalini, e mi conducevi oltre l’umido lillà nei tuoi possedimenti al di là dello specchio. Quando giunse la notte mi fu fatta la grazia, le porte dell’iconostasi furono aperte, e nell’oscurità in cui luceva e lenta si chinava la nudità nel destarmi: “Tu sia benedetta”, dissi, conscio di quanto irriverente fosse la mia benedizione: tu dormivi, e il lillà si tendeva dal tavolo a sfiorarti con l’azzurro della galassia le palpebre, e sfiorate dall’azzurro le palpebre stavano quiete, e la mano era calda. Nel cristallo pulsavano i fiumi, fumigavano i monti, rilucevano i mari, mentre assopita sul trono tenevi in mano la sfera di cristallo, e – Dio mio! – tu eri mia. Ti destasti e cangiasti il vocabolario quotidiano degli umani, e i discorsi s’empirono veramente di senso, e la parola tu sv...

Un piccolo importante libro per tutti :Questa luce in se' stessi-La vera meditazione di Jiddu Krishnamurti

In diciotto piccoli capitoli tratti da discorsi inediti, Krishnamurti ribadisce il suo messaggio, semplice e al tempo stesso rivoluzionario: il rifiuto di ogni religione istituita, di ogni autorità spirituale, della capacità stessa della mente razionale di avventurarsi in territori che non le competono, e insieme la profonda fiducia nella natura dell'uomo, in grado di trovare in se stesso quella luce che ha cercato per secoli, inutilmente, all'esterno. Perché, nonostante i grandi progressi tecnologici, l'umanità si trascina nel disordine, nel conflitto, nella paura e nell'insoddisfazione, sempre più incapace di vivere in armonia con la natura e con i suoi simili? Per Krishnamurti "noi siamo il mondo", e il nostro caos individuale si riflette nel caos globale. La risposta, la sfida che ciascuno deve assumersi, passa per l'abbandono di ogni idea, concetto o teoria, e la ricerca di qualcosa di veramente sacro al di là del tempo. Solo la mente che sa investiga...

Cos'è IO?

Cos'è IO? Cosa si nasconde dietro la natura delle cose? Per capire cos'è IO bisogna cominciare a vedere cosa non è IO. Leggiamo prima questa famosa citazione di Alan Wilson Watts (1915-1973): Non cercate di liberarvi dalla sensazione dell'io: consideratela, finché dura, un aspetto o un gioco dell'intero processo, come una nuvola o un'onda, il sentir caldo o [...] freddo e come qualsiasi cosa che accade da sola. Il cercare di liberarvene finirebbe col [...] rafforzare la realtà di quella sensazione. Liberarsi dal proprio io è l'ultima possibilità che rimane all'invincibile egoismo. Quando la sensazione di essere separati è vissuta come tutte le altre, svanisce dimostrandosi il miraggio che è in realtà. Quando gli "esercizi spirituali" sono praticati con lo scopo di raggiungere [...] il risveglio spirituale, rafforzano l'illusione che l'io possa essere strappato e gettato da qualche parte. Ora voglio spiegare meglio questa cosa e comincio col...

Ildegarda di Bingen : un caso di pienezza e realizzazione di se'

Ildegarda di Bingen (Bermersheim vor der Höhe, 1098 – Bingen, 17 settembre 1179) è stata una religiosa benedettina e mistica tedesca. È venerata come Santa dalla Chiesa cattolica. Nacque, ultima di dieci fratelli, a Bermersheim vor der Höhe, vicino ad Alzey, nell'Assia-Renana, nell'estate del 1098, un anno prima che i crociati conquistassero Gerusalemme. Nella sua vita fu, inoltre, scrittrice, musicista, cosmologa, artista, drammaturga, guaritrice, linguista, naturalista, filosofa, poetessa, consigliera politica, profetessa e compositrice. Le visioni di Ildegarda sarebbero iniziate in tenera età e avrebbero contrassegnato un po' tutta la sua esistenza. All'età di otto anni, a causa della sua cagionevole salute, era stata messa nel convento di Disibodenberg dai nobili genitori, Ildeberto e Matilda di Vendersheim, dove fu educata da Jutta di Sponheim, giovane aristocratica ritiratasi in monastero. Prese i voti tra il 1112 e il 1115 dalle mani del vescovo Ottone di Bamberg...

Nascere?Si nasce quando si vede la differenza

La differenza tra il bene e il male,tra il "paradiso" e "l'inferno" la si percepisce come un bambino percepisce il primo momento di umanita': allora se si riesce in qualche modo a sapere che questo e' tutto,non c'e' piu' reazione ma Essere. Questa storiella raccontata da uno dei tarocchi di Osho illustra molto bene il momento della Comprensione che non e' altro che la porta verso la realizzazione personale della propria unicita'. 37. Le Porte del Paradiso Transformation Tarot Card Le Porte del Paradiso L’Orgoglio del Samurai Paradiso e inferno non sono luoghi geografici, sono dimensioni psicologiche, corrispondono alla tua realtà psicologica. Paradiso e inferno non si trovano alla fine della tua vita, sono qui e ora. A ogni istante le porte si aprono; in ogni istante tu continui a oscillare tra il paradiso e l’inferno. Si tratta di una realtà con cui ti devi confrontare in ogni momento della tua vita. Ed è qualcosa che bussa con urge...

Guarire se' stessi (di Sauro Tronconi)

da "Amore e bramosia" di Sauro Tronconi Guarire se' stessi. Nel primo discorso pubblico del Buddha, tenuto al parco dei cervi nei pressi di Sarnath vicino Varanasi nel 528 a.C. Egli indica chiaramente sia la causa che come, secondo la sua visione, porre rimedio alla sofferenza inutile e provocata per azioni inconsapevoli e ripetitive. La sofferenza è reale ed esistenziale per lo stato umano, il cominciare a vederne le cause genera già una condizione di avanzamento spirituale, il mettere in pratica delle azioni per non riprodurla è conseguente.Una delle vie indicate per non riprodurre sofferenza è il comprendere la brama generata dal desiderare, una delle vie per agire su questa brama è iniziare a staccarsi dal processo del desiderare. Esistono molte vie per fare questo, alcune sono adatte a certuni, altre ad altri, per molti individui in epoche passate, la disciplina e la rinuncia cosciente sono state strategie importanti, ma per altri le stesse strategie si sono dimostra...

Uno scritto molto bello che puo' farci star meglio (di Pasquale Foglia)

Dire pensieri negativi e dire emozioni negative è praticamente la stessa cosa perché sono proprio i pensieri che causano le emozioni. E’ importante imparare a controllare i pensieri negativi poiché essi sono la principale causa della sofferenza. Tutto dipende dalla qualità dei tuoi pensieri! Se per esempio penso a un brutto momento della mia vita si produce un’emozione negativa che mi causa sofferenza; se invece penso a una esperienza piacevole della mia vita provo un’emozione positiva che mi produce gioia. I pensieri negativi sono tutti quelli che ci separano dagli altri: l’antipatia, la diffidenza, il sospetto, il rancore, l’odio, la gelosia, l’invidia, la crudeltà, la rabbia, l’ansia, l’agitazione, l’avidità, l’insofferenza, l’intolleranza, ecc. Invece i pensieri positivi creano unione con gli altri e sono: la simpatia, la fiducia, la gentilezza, il perdono, l’amore, la comprensione, la compassione, la generosità, la solidarietà, la calma, la pazienza, la flessibilità, la gratitudin...

Stefano Biavaschi : Il profeta del tempo

La Perfezione "La Perfezione non è qualcosa di irraggiungibile o riservato a pochi, ma è il settimo passo che vi attende tutti. Spesso non riuscite a trovare la via della vostra Perfezione interiore perché non la capite, e non la capite perché è troppo semplice per voi. E allora annaspate nel buio per cercare la chiave della vostra porta, quando invece sta nella vostra mano. Molti consumano mani ed unghie per scalare montagne interiori, e, arrivati in cima, non trovano la Perfezione ad aspettarli, e spesso non fanno che precipitare di nuovo dall’altro versante. Ma la Perfezione non è in cima a un monte, tanto che possiate dire: Scalando la raggiungerò. Temiate pertanto virtuosismi e sforzi del pensiero, perché la Perfezione non è il perfezionismo, né è vostra creatura: essa passa attraverso di voi, ma non voi la generate. Mettete pure mani ed unghie sulle pietre, ma per toglierle dal vostro cuore, tante quante ne occorrono per fare spazio in voi all’amore. E nell’accostarvi a ques...

recitare Nam-Myo-Ho-Renge-Kyo (di Arianna Tondo)

Molte persone trovano che quando incominciano a recitare Nam-Myo-Ho-Renge-Kyo, all'inizio si sentono molto più stanche del solito, e più tardi si accorgono di avere più energia di prima. Le cellule che compongono il nostro corpo sono in uno stato di costante rinnovamento. Esse sono in continuo movimento, si espandono e si spaccano in modo da potersi riprodurre. Questo movimento costante è simile ad una corrente energetica che in medicina omeopatica viene chiamata "Flusso energetico o Forza vitale". Il ringiovanire delle nostre cellule è intaccato dall'alterazione della consistenza del liquido nel quale circolano, dovuto alla accomulazione di cellule morte, tossine ed eccessi non eliminati di zuccheri e grassi che rendono questo liquido più spesso, scuro e pesante. Di conseguenza, tutto il flusso della corrente o la vibrazione cellulare è danneggiato ed una sostanza gelatinosa simile alla mellassa incomincia a formarsi intorno alle cellule creando un fenomeno di stagna...

Margaretha Geertruida Zelle detta Mata Hari: l'ultimo giorno

L'istanza di riesame del processo venne respinta dal Consiglio di revisione il 17 agosto e il 27 settembre anche la Corte d'Appello confermò la sentenza di condanna. L'ultima speranza era rappresentata dalla domanda di grazia che l'avvocato Clunet presentò personalmente al Presidente della Repubblica Poincaré. Il 15 ottobre, un lunedì, Mata Hari, che dopo il processo occupava una cella in comune con due altre detenute, venne svegliata all'alba dal capitano Thibaud, il quale la informò che la domanda di grazia era stata respinta e la invitò a prepararsi per l'esecuzione. Si vestì con la consueta eleganza, assistita da due suore. Poi, su sua richiesta, il pastore Arboux la battezzò; indossato un cappello di paglia di Firenze e infilati i guanti, fu accompagnata da suor Léonide e suor Marie, dal pastore, dall'avvocato Clunet, dai dottori Bizard, Socquet, Bralet e dai gendarmi nell'ufficio del direttore, dove scrisse tre lettere - che tuttavia la direzione d...

La Sindrome di Asperger (io c'e' l'ho e cio' messo 40 anni per accettarla)

Guida per bambini alla Sindrome di Asperger Questa guida è per I bambini, della scuola primaria, per aiutarli a capire la loro condizione senza causare complicazioni. Può essere utile ai bambini che hanno necessità di capire un compagno di classe "speciale" che ha l’AS o forse a quelli stessi che hanno avuto la diagnosi di questa condizione. Io, (Ben), ho scritto questa guida perché amo I bambini ed i bambini Asperger/Autistici sono così adorabili!! Avere la sindrome di Asperger non significa che una persona non sia intelligente o che sia in qualche modo cattiva. Ognuno è differente, ama differenti attività e si interessa a differenti giochi. Ad uno dei tuoi amici può piacere guardare i cartoni mentre tu puoi preferire ascoltare la radio. Una persona con la sindrome di Asperger è molto differente. La Sindrome di Asperger è un tipo di autismo. Autismo significa che una persona ha difficoltà nella comunicazione con gli altri e nel fare certe attività perché può spesso tr...